giovedì 14 maggio 2015

Legge Basaglia - 13 maggio 1978

"Per poter veramente affrontare la “malattia” dovremmo poterla incontrare fuori dalle istituzioni, intendendo con ciò non soltanto fuori dall’istituzione psichiatrica, ma fuori da ogni altra istituzione la cui funzione è quella di etichettare, codificare e fissare in ruoli congelati coloro che vi appartengono. Ma esiste veramente un fuori sul quale e dal quale si possa agire prima che le istituzioni ci distruggano?"(Franco Basaglia, Il problema della gestione, 1968)

Ieri cadeva l’anniversario della Legge 180 del 13 maggio 1978, che in Italia regola “accertamenti e trattamenti sanitari volontari e obbligatori” ed è più nota con il nome di Legge Basaglia. L’appellativo si riferisce al nome dello psichiatra Franco Basaglia, che fu il principale promotore della riforma della medicina psichiatrica in Italia, con la rinuncia e chiusura completa alla realtà manicomiale
Secondo Basaglia i manicomi erano spazi che contribuivano a far completamente perdere l' individualità del malato, scandendone le giornate con ritmi prefissati, codificati, etichettati in uno schema che non permetteva il recupero della PERSONA, incoraggiando invece la sua alienazione e la sua passività, già causata dalla malattia stessa. L’unico modo per combattere e vincere la malattia mentale era ed è dunque portarla fuori dalle mura fisiche delle istituzioni. La terapia doveva e deve essere soggettiva, rispettando le esigenze e le circostanze specifiche della malattia del singolo, senza ridurlo a “oggetto di violenza di una società che rifiutava la malattia mentale”. La terapia che prima si basava solo ed esclusivamente sui principi di istituzionalizzazione, reclusione, esclusione sociale, isolamento, internazione, segregazione, somministrazione di farmaci e di calmanti, deve essere sostituita da terapie alternative, soggettive che abbiano come scopo primario l'integrazione sociale del malato, rispettando il suo diritto di Libertà e il suo diritto alla Vita, senza rinunciare ai rapporti umani e alla relazione con l' Altro...la RELAZIONE come prima ed autentica fonte di cura e di recupero per il paziente.


Una delle tante immagini che raffigurano i vecchi manicomi prima della Legge 180. (Manicomio di Volterra in Toscana)



"Il malato entra in manicomio come persona per diventare una cosa. Noi siamo qui per dimenticare che siamo psichiatri, per ricordare che siamo persone."(Franco Basaglia)