“È
molto importante capire che l’Intelligenza Emotiva non è il contrario
dell’intelligenza, non è il trionfo del cuore sulla testa, bensì un’unione di
entrambi” - David Caruso
Prima di parlare di intelligenza emotiva voglio introdurvi brevemente la teoria delle intelligenze multiple di Howard Gardner, psicologo e docente statunitense.
Secondo
Gardner (1983) non esiste una forma unitaria di intelligenza, ma esistono
diverse forme di intelligenza, quindi DIVERSE ABILITA’ e DIVERSE CAPACITA’, in
ognuno di noi.
I
test usati all’epoca per misurare l’intelligenza erano volti a rilevare
soltanto due tipi di intelligenza: quella linguistica e quella logico-matematica,
ma esistono in realtà altre forme di intelligenza, definite da Gardner
intelligenze “personali o emotive”:
Intelligenza Spaziale: capacità di riconoscere e utilizzare lo spazio.
Intelligenza
Corporeo-cinestetica; è l’intelligenza degli atleti o dei danzatori ad esempio,
ed è l’abilità di utilizzare il proprio corpo attraverso il coordinamento e il
movimento.
Intelligenza
Sociale/Interpersonale: è la capacità di
comprendere le intenzioni, le motivazioni e i desideri delle altre persone,
permettendo in questo modo di lavorare efficacemente anche in gruppo.
Intelligenza
Intrapersonale: l’essere consapevoli dei
propri sentimenti e di saperli esprimere senza farsi sopraffare. È, dunque,
l’abilità di capire se stessi.
Intelligenza Musicale: l’abilità di comporre, riconoscere e riprodurre modelli
musicali, toni e ritmi.
Intelligenza Naturalistica: la capacità di riconoscere, individuare
alcune caratteristiche dell’ambiente.
Intelligenza Spirituale: l’abilità di entrare in contatto con
ciò che concerne il proprio spirito e le capacità di prendersene cura.
Intelligenza Esistenziale: la capacità di riflettere
sulla propria esistenza, compresa la vita e la morte.
Intelligenza Morale: capacità di utilizzare i
concetti di bene/male e i valori ad essi associati per orientarsi
nella presa di decisioni e risoluzione dei problemi.
Secondo
Gardner lo scopo dell’essere umano è capire come utilizzare al meglio queste
intelligenze per raggiungere un maggiore benessere individuale e
interpersonale.
I primi a parlare di Intelligenza
Emotiva sono stati i professori Peter Salovey e John D. Mayer, che
nel 1990 la definirono così: “L’intelligenza emotiva coinvolge l’abilità di
percepire, valutare ed esprimere un’emozione; l’abilità di accedere ai
sentimenti e/o crearli quando facilitano i pensieri; l’abilità di capire
l’emozione e la conoscenza emotiva; l’abilità di regolare le emozioni per
promuovere la crescita emotiva e intellettuale”.
- L’intelligenza emotiva è quindi quella forma di intelligenza che ci permette di:
1)
percepire, valutare e esprimere le proprie emozioni.
2) creare e
utilizzare i propri sentimenti nei processi di ragionamento e di organizzazione
dei pensieri, nonché nei processi decisionali.
3) capire e
regolare le emozioni, utilizzandole come elementi per la crescita
dell’individuo.
Il concetto di
intelligenza emotiva ha raggiunto nel 1995 l’opinione pubblica soprattutto
grazie allo psicologo americano Daniel Goleman. Secondo lo psicologo, la nostra
mente è divisa in due: una parte razionale e l’altra emozionale. La mente
emozionale, da cui nasce l’intelligenza emotiva, agisce prima e più a fondo di
quella razionale (le emozioni sono molto più potenti, istintive e pervasive dei
pensieri razionali).
Ma perché
l’intelligenza emotiva ci aiuta a vivere meglio?
Goleman ha individuato cinque componenti fondamentali dell’intelligenza emotiva:
· Consapevolezza
delle proprie emozioni: la capacità di
riconoscere e comprendere le proprie emozioni;
· Dominio delle proprie emozioni: la capacità di controllare, autoregolare e gestire i comportamenti che sono indotti dalle emozioni che proviamo;
· Motivazione: la capacità di trovare uno scopo, guidato dalle
emozioni, per agire;
· Empatia: la capacità di “sentire” le emozioni altrui, ovvero la capacità
di sapersi mettere nei panni dell’altro;
· Abilità sociale: la capacità di stare, vivere e lavorare a contatto con
altre persone.
L’intelligenza
emotiva ci aiuta quindi a vivere meglio e in armonia con noi stessi e con gli
altri!
L’intelligenza
emotiva ci permette di apportare tanti benefici importanti alla nostra vita:
-
Aiuta a regolare e
gestire in modo efficace le emozioni, anche quelle più spiacevoli.
-
Migliora i rapporti
sociali, interpersonali, familiari, affettivi, relazionali
-
Migliora la qualità
delle relazioni amicali, sentimentali e amorose
- Migliora la capacità
di conoscere se stessi e quindi di prendere scelte e decisioni con maggiore
consapevolezza
-
Favorisce la
Crescita Personale ed Emotiva
-
Potenzia l’
Autostima e l’Autoefficacia
-
Migliora la capacità
di problem solving, ovvero la capacità di risolvere i problemi
-
Incrementa la
produttività lavorativa e il rendimento scolastico
-
Riduce e previene il
malessere psicologico (sintomi ansiosi, depressione…)
- Accresce il
benessere psico-fisico (qualità del sonno, produttività, concentrazione,
lenisce disturbi gastro-intestinali,
tensione muscolare, irritabilità…)
Il nostro livello di
Intelligenza Emotiva non è stabile durante la nostra vita e questo tipo di intelligenza può
essere allenato e sviluppato.
Ma
come possiamo potenziare e migliorare l’intelligenza emotiva?
Possiamo
farlo attraverso un percorso di Educazione Emotiva che permette di
conoscere, comprendere e gestire in modo efficace e funzionale le proprie
emozioni.
Quello
che spesso insegno ai miei pazienti si racchiude in questo principio portante:
Non
esistono emozioni positive o negative, non esistono emozioni giuste o
sbagliate, ma esistono le EMOZIONI! Tutte le emozioni, anche quelle più
spiacevoli, quali la rabbia, la tristezza o la paura, sono IMPORTANTI e
FUNZIONALI.
Proprio
per questo ogni emozione ha bisogno di essere RICONOSCIUTA, ACCOLTA, ACCETTATA,
ASCOLTATA, COMPRESA, GESTITA, ESPRESSA, CONDIVISA.
Impariamo
quindi ad entrare in contatto con le nostre emozioni per stare meglio con noi
stessi e con l’altro! Impariamo a conoscere e gestire le nostre emozioni per
accrescere il nostro benessere psicologico, il nostro equilibrio emotivo e la
nostra crescita personale.
Proprio per questo è importante
un'educazione emotiva e affettiva fin dalla tenera età, dove svolgono un
ruolo molto importante la famiglia, i genitori e le istituzioni
scolastiche/extrascolastiche.
Pensiamo
ai bambini. I bambini hanno la capacità innata di esprimere liberamente
emozioni, sensazioni e sentimenti e, spesso, è proprio l'adulto, il genitore o
il contesto socio-culturale a distruggere questa loro attitudine, provocando
quel circolo vizioso in cui le emozioni inibite, represse e inespresse si
ripercuotono negativamente nel loro processo di crescita emotiva, affettiva,
relazionale e cognitiva. Perciò è importante riappropriarsi del nostro
ESSERE BAMBINO per imparare ad esprimere le nostre emozioni.
E’
quindi altrettanto importante un’educazione emotiva anche in età adulta per imparare ad
esprimere la rabbia, accogliere la tristezza, comprendere la paura...per
IMPARARE A VIVERE LE PROPRIE EMOZIONI, ad ABITARLE e SENTIRLE.
👉 Se
pensi di essere una persona con una scarsa intelligenza emotiva, se pensi di
non riuscire a gestire le tue emozioni, se pensi che questo compromette il
rapporto con te stess* e con gli altri, ricordati che l’intelligenza emotiva è
un’abilità che si può apprendere e si può allenare!
Dott.ssa Margherita Giordano
Psicologa clinica e dell'età evolutiva
320 6397160 - artecorpomente@live.it
Nessun commento:
Posta un commento