Penso che la fascia di età più
fragile emotivamente in questo periodo così strano e così complesso sia
l'adolescenza. Vedo il loro disagio, la loro sofferenza "nascosta" e
la loro impotenza.
L'adolescenza è l'età del fuori,
dell'esplorazione, della sperimentazione, dell'andare, dello scoprire se
stessi, l'età della ricerca della propria identità, ma anche l'età in cui si
cerca o si pensa un posto nella società, è l'età delle relazioni, è l’età dei
cambiamenti, degli innamoramenti, dei primi baci, delle prime volte, delle
trasgressioni, l'età del distacco, l'età dell'evasione, della fuga,
dell'amicizia.
In questo periodo tutto questo
gli è stato bruscamente tolto, così all'improvviso. Sono a casa. In una
condizione che reprime e sopprime ogni loro desiderio e bisogno primordiale. In
questi giorni mi capita di osservare e ascoltare adolescenti disorientati,
persi, scoraggiati, demotivati, passivi, annoiati.
Con lo “state a casa”
l’adolescente è molto probabile che sperimenti sensazioni spiacevoli come ad
esempio la sensazione di blocco, la
sensazione di vuoto o la sensazione di perdizione.
Qui di seguito ti riporto alcuni
consigli per cercare di elaborare insieme a lui/lei le sue emozioni, le sue sensazioni
e i suoi pensieri negativi. Cerca di rivolgerti a lui/lei con un ascolto accogliente ed
empatico. Fai in modo che esterni le sue emozioni, che riconosca le sue ansie e le sue paure, spronalo a coltivare le relazioni sociali, a concentrarsi su se stesso/a e ad accogliere la noia per trasformarla in risorsa interiore. A tuo modo e con i tuoi tempi, comunica attraverso queste linee guida che ho pensato per gli adolescenti:
1. Esterna
le tue emozioni.
Concedi a te stesso di provare le emozioni, tutte le emozioni,
anche quelle più spiacevoli, come la paura, la tristezza o la rabbia. Accetta e
accogli tutte le tue emozioni. Le emozioni ci insegnano che siamo esseri umani.
Quando ci troviamo ad affrontare emozioni difficili,
l’unico modo per superarle è attraversarle.
E’ difficile, lo so, ma provaci! Vai avanti e sii triste, e
se riesci ad accettare di essere triste, allora potrai iniziare a sentirti
presto meglio.
La tristezza è un'emozione molto importante perchè ci permette
di tirare fuori quello che abbiamo dentro. Perciò concedigli questo tempo di
tristezza. Senza fretta.
Se si sentirà supportato, ascoltato, accolto e non
giudicato nel suo "sentire", troverà il modo di tirare fuori quello
che prova, quello che sente e forse anche qualcosa di nuovo di sé.
2. Riconosci la tua ansia e la tua paura.
E’
normale soprattutto in questo periodo sperimentare emozioni quali l’ansia e la
paura. Siamo tutti travolti da tante emozioni. Non sei solo. Non vergognarti
delle tue emozioni.
Sappi
che l’ansia è un’emozione normale e salutare che ci mette in allarme rispetto a
potenziali pericoli e ci aiuta ad adottare le giuste misure per proteggerci (
ad esempio lavarci spesso le mani, non toccarci il viso e praticare il
distanziamento sociale).
L’ansia e la paura ti aiutano non solo a proteggere
te stesso, ma anche gli altri.
Inoltre fai riferimento a fonti sicure e affidabili
(come l’Organizzazione Mondiale della Sanità) per procurarti informazioni
scientifiche e attendibili.
Se sei preoccupato e agitato perché accusi sintomi
sospetti, è importante parlarne con i tuoi genitori. Ricorda che lo stato di
malessere provocato dal COVID-19 è spesso lieve, specialmente per i bambini e i
giovani. È inoltre importante ricordare che molti dei sintomi legati al
coronavirus possono essere trattati. Attraverso la conoscenza e l’informazione
imparerai quali sono le tue probabilità di rischio, che riguardo al Coronavirus
sono davvero bassissime. Diminuendo la tua percezione di rischio imparerai a
placare la tua ansia e le tue paure di ammalarti ad esempio.
3. Coltiva
le relazioni sociali e amicali
Pratica
il distanziamento fisico ma non il distanziamento sociale.
Coltiva
le RELAZIONI, non isolarti.
Abbiamo
bisogno di relazioni, siamo animali sociali.
Abbiamo
bisogno di relazioni per condividere e rispecchiarCi.
Abbiamo
bisogno di relazioni per ascoltarCi, sostenerCi, conoscerCi, esserCi.
L'Altro
è sicuramente una risorsa in più per affrontare, gestire e superare una
difficoltà.
Proprio
per questo continua a coltivare le relazioni sociali con i tuoi compagni di
classe, con i tuoi amici, con la tua ragazza, con le persone che vuoi bene
attraverso chiamate e videochiamate.
Mai
come in questo periodo abbiamo bisogno di sentirci vicini, di condividere, di
dare e ricevere supporto.
4. Concentrati
su te stesso
Dedica
del tempo a te, prenditi cura di TE.
Trovare
modi innovativi per trascorrere questo nuovo tempo a disposizione, sono misure
produttive per salvaguardare la tua salute mentale.
Fai
una lista di tutti i libri che vorresti leggere e di tutte le cose che vorresti
fare.
La
cosa importante, soprattutto in questo periodo, è fare ciò che ti fa stare
meglio.
5. Trasforma
la noia in una risorsa interiore
Accetta
e accogli tutte le emozioni, anche la noia. E’ molto probabile che in questo
periodi ci si senti annoiati, svogliati, senza stimoli. Ma impara anche ad
annoiarti! La noia dal punto di vista evolutivo ci permette di tir
are fuori la
curiosità, la creatività, la fantasia e l’immaginazione. Proprio per questo la
noia, se ben accolta, contribuisce al nostro benessere e alla nostra salute mentale.
Accogli
la noia, senza sentirti in colpa. Non bisogna necessariamente fare, non bisogna
necessariamente riempire il tempo. Nella noia e attraverso la noia puoi sempre
conoscere nuove cose di TE.
Fai
si che la noia sia l'ispiratrice delle nuove idee e della creatività.
Gli adolescenti fanno e faranno di tutto per non mostrare il loro disagio e le
loro fragilità. Faranno di tutto per mostrarsi sempre invincibili, forti e
sicuri di sé. Perciò o si nasconderanno nel loro silenzio oppure ostenteranno
che tutto va bene. E’ già molto difficile comprendere gli adolescenti e ancora
di più lo è in questo periodo.
Per questo è importante osservarli. Osservare i loro comportamenti e i
loro cambiamenti di umore.
Che tu sia genitore, insegnante, zia, nonno, nonna...chiedigli "Come
stai?"
Hanno bisogno di qualcuno che accolga le loro emozioni e i loro stati
d'animo, senza giudizio.
Hanno bisogno di ascolto perché hanno e avranno bisogno di dare un
senso a questa situazione, a questa mancanza di libertà.
Hanno bisogno di una guida che li guidi a ritrovare se stessi.
Se pensi di aver bisogno di un aiuto o un supporto per riconoscere e gestire le emozioni di tua/a figlio/a adolescente sappi che non sei solo/a. Noi psicologi in questo periodo siamo disponibili anche online tramite chiamate e videochiamate.
Dott.ssa Margherita Giordano
Psicologa clinica e dell'età evolutiva
Ricevo a Milano e Online
320 6397160
artecorpomente@live.it