"Dai che ce la puoi fare...dai che sei forte...coraggio, forza, non
mollare..."
Quante volte avrai sentito dirti queste
parole in un momento di difficoltà? E quante volte ti sei sentito quasi a
disagio e infastidito da queste frasi di incoraggiamento? Sicuramente
tantissime volte!
Molto spesso una persona in difficoltà
non ha solamente bisogno di essere incoraggiata, ma ha bisogno soprattutto di
essere ASCOLTATA, COMPRESA, CAPITA.
Ha bisogno che l'altro comprenda le sue
debolezze e il suo dolore.
Spesso i miei pazienti mi raccontano la
loro paura di mostrarsi deboli davanti agli altri.
Ma cosa vuol dire essere deboli? Perché
c'è tutta questa grande voglia di ostentare forza e coraggio? Perché bisogna
essere sempre e comunque forti? Perché non possiamo soffrire e mostrarci
deboli? E perché la debolezza è percepita ancora come una caratteristica così negativa?
Non tutti affrontiamo i problemi e le
difficoltà con gli stessi tempi e le stesse modalità. Alcuni riescono più
velocemente, altri meno, alcuni
capiscono subito cosa fare, altri devono inciampare un pò più spesso. Ma che
male c'è? Siamo semplicemente DIVERSI, e non meglio o peggio dell'altro.
Ci sta
sfuggendo di mano la semplicità. Siamo sempre più propensi ad ostentare,
ostentare, ostentare, a voler vincere, a voler arrivare, a giudicare e siamo
sempre meno abituati a perdere, fallire, cadere, piangere. Non accettiamo le
nostre DEBOLEZZE. Perché le nostre debolezze ci rendono nudi. E noi abbiamo
paura di mostrarci nudi davanti agli altri perché abbiamo paura di essere giudicati, di rimanere indietro, di non stare al passo.
Eppure, come sarebbe bello se tutti fossimo semplicemente semplici. È la
semplicità che ci rende davvero umani. Forti e deboli, spaventati e coraggiosi,
calmi e arrabbiati, felici e tristi. E accorgersi che la frase "le tue debolezze sono la tua
forza" è una grande verità.
Qui, in questa vita, in questa società del possesso, del successo, della velocità, ci sentiamo spesso inadeguati, incompleti, sbagliati. Pretendiamo troppo da noi stessi trascurando i nostri reali bisogni. Qui, in questa vita stiamo diventando narcisi e indifesi allo stesso tempo. Ostentiamo a volte quello che non siamo, quello che non abbiamo e subiamo le sconfitte, che poi sconfitte non sono. Ci facciamo del male da soli insomma. Perciò cresciamo con la convinzione che chi ce la fa è forte e chi non ce la fa è debole. Chi ride è forte, chi piange è un debole. Che la debolezza è un limite.
Questo ci allontana. Questo allontana le persone. La semplicità invece ci renderebbe più simili, quindi più vicini, più empatici, più UMANI. Perché ogni uomo saprebbe mettersi nei panni dell'altro. In fondo siamo tutti esseri umani...sbagliati, imperfetti, deboli, stanchi, ansiosi, arrabbiati, spaventati, scoraggiati, fragili.
Qui, in questa vita, in questa società del possesso, del successo, della velocità, ci sentiamo spesso inadeguati, incompleti, sbagliati. Pretendiamo troppo da noi stessi trascurando i nostri reali bisogni. Qui, in questa vita stiamo diventando narcisi e indifesi allo stesso tempo. Ostentiamo a volte quello che non siamo, quello che non abbiamo e subiamo le sconfitte, che poi sconfitte non sono. Ci facciamo del male da soli insomma. Perciò cresciamo con la convinzione che chi ce la fa è forte e chi non ce la fa è debole. Chi ride è forte, chi piange è un debole. Che la debolezza è un limite.
Questo ci allontana. Questo allontana le persone. La semplicità invece ci renderebbe più simili, quindi più vicini, più empatici, più UMANI. Perché ogni uomo saprebbe mettersi nei panni dell'altro. In fondo siamo tutti esseri umani...sbagliati, imperfetti, deboli, stanchi, ansiosi, arrabbiati, spaventati, scoraggiati, fragili.
Perciò colui che ostenta positività,
serenità e in realtà non lo è, sta
nuocendo semplicemente se stesso, la sua anima. Non è autentico perché mente a
se stesso. Soffre perché non esprime pienamente se stesso, nascondendo le sue
emozioni spiacevoli e mascherandole con emozioni apparentemente positive. Sta quindi
negando ed evitando le sue emozioni. Proprio questa tendenza ad evitare le
nostre emozioni più spiacevoli, spesso ci porta ad evitare anche il nostro dolore,
ma non c’è nulla di così sbagliato e nocivo, proprio perché..
Il DOLORE EMOTIVO non va assolutamente evitato.
Il dolore ha bisogno di essere ACCOLTO, SENTITO, VISSUTO.
Il dolore va ATTRAVERSATO, perché solo attraversandolo può essere superato.
Il dolore ha bisogno di essere ACCOLTO, SENTITO, VISSUTO.
Il dolore va ATTRAVERSATO, perché solo attraversandolo può essere superato.
Questo è quello che insegno ai miei pazienti..Insegno ad ascoltare il proprio dolore, ad attraversarlo, a superarlo e poi a ri-nascere.
Solamente stando con il dolore possiamo comprenderlo e solamente
comprendendo il dolore possiamo realmente conoscere le nostre grandi risorse
per affrontarlo.
Solamente accettando le nostre debolezze
possiamo realmente cambiare.
Solamente ascoltando il dolore possiamo
capire cosa davvero ci rende così vulnerabili e perché.
Questo è il vero coraggio, il coraggio
di mostrarsi pienamente imperfetti, unici, autentici, di mostrare ed esprimere
pienamente se stessi, anche il proprio dolore.
Solamente così puoi diventare sempre più
forte e solamente così sarai pronto ad affrontare le altre cadute, che
inevitabilmente ci capitano nella vita.
dott.ssa Margherita Giordano
Psicologa clinica e dell'età evolutiva.
Ricevo su appuntamento:
- a Milano (corso XII Marzo)
- online (tramite Skype)
artecorpomente@live.it - 3206397160
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